Scarsità di materie prime: quali sono le alternative?

18-11-2020

Con lo scoppio della pandemia Covid-19 il problema della carenza di materie prime e del rallentamento della catena di approvvigionamento ha coinvolto molte imprese di costruzione. Per alcune, in realtà, questa difficoltà è sempre stata all’ordine del giorno, aggravata anche dalla mancanza di strade interne e grandi arterie di collegamento. Si tratta delle aziende che lavorano nelle isole, che mai come oggi hanno avuto ripercussioni nei lavori in cantiere.

Roccia frantumata, sabbia, ghiaia: sono elementi essenziali per le opere di infrastrutture e urbanizzazione e reperirle in questi tempi può diventare complesso; ma ci sono diverse alternative per superare queste difficoltà e contare su un approvvigionamento veloce ed economico dei materiali.

Ad esempio, se si installa una unità MB Crusher all’escavatore già presente in cantiere, è possibile produrre la quantità di aggregato necessario per qualsiasi progetto.

 

Pianificazione della logistica e costi di approvvigionamento

Procurarsi materiale in cantiere è un’attività che richiede pianificazione, soprattutto quando si tratta di spazi ristretti o difficili da raggiungere.

Quasi il 50% delle attività di un cantiere è dedicate all’approvvigionamento dei materiali, che richiedono molto lavoro a livello gestionale e anche costi da monitorare: spostamenti, trasporti, ricerca dei materiali, etc.

Se gestite e pianificate bene, tutte queste fasi evitano costi non previsti e ritardi non considerati. Una pianificazione efficiente dell'approvvigionamento e dello stoccaggio dei materiali è quindi un compito importante direttamente collegato alla redditività del progetto. Chi lavora nell’entroterra solitamente ha il lusso di:

  • Ordinare minori quantità di materiali
  • Acquistare le materie prime più frequentemente
  • Ridurre al minimo il capitale bloccato nel surplus di materiale in stock 

Tuttavia oggi non è più sempre così: la pandemia sta modificando questo modus operandi, portando intoppi nel reperire il materiale e quindi ritardi nei progetti. 

Chi lavora nelle isole già sa quali sono le criticità da superare per quanto riguarda approvvigionamento e logistica:

  • Ordinare quantitativi più elevati di materiale in modo da averne sempre di pronto da utilizzare
  • Ordinando più materiale è necessario gestire al meglio le riserve e lo stoccaggio, quindi anche il capite fermo
  • Sostenere costi di trasporto più elevate
  • Avere tempi di consegna più lunghi

Il tutto oggi diventa ancora più difficile perché la maggior parte dei produttori di materiali ha dovuto rallentare nei mesi di lockdown la produzione causando, di conseguenza, rallentamenti a tutta la catena di rifornimento. Ciò si traduce in ritardo nella consegna dei lavori.

 

L’impatto dei prezzi
 

Non solo logistica approvvigionamento. Infatti, ci sono altre aspetti che sono cambiati negli ultimi tempi:

  • l'aumento dei prezzi per la fornitura dei materiali da costruzione
  • le forti limitazioni delle esportazioni in alcuni Paesi
  • il blocco delle importazioni per lunghi periodi. 

E’ quindi ora che i costruttori trovino delle alternative per recuperare i materiali, in modo da evitare forniture a singhiozzo o, peggio ancora, mancanza di materia prima. Ecco quali soluzioni hanno adottato alcune aziende: 

in Papua Nuova Guinea una benna vagliante MB-S18 sta separando la parte fine di aggregato naturale per la produzione di calcestruzzo. In questo modo l’azienda non ha più bisogno di importare materiale, in quanto è già disponibile in cantiere. Risparmio di settimane di tempo di lavoro e di una considerevole quantità di denaro.

Ushant Island, Francia, un frantoio a mascelle BF70.2 e una benna vagliatrice MB-S14 hanno iniziato a produrre aggregati riciclando detriti

Con l’aumento dei costi di trasporto, un’azienda di lavori pubblici ha trovato una soluzione per abbattere le spese e allo stesso tempo preservare l’ambiente. Hanno recuperato le macerie da demolizione risolvendo due problemi: l’approvvigionamento di aggregato e la saturazione di siti di stoccaggio.

Con il frantoio mobile e la vagliatrice di MB Crusher, la società Jean-Jacques Perhirin ha:

  • risparmiato l’estrazione di ulteriori risorse naturali
  • evitato costi di importazione degli aggregati via mare
  • potuto lavorare anche in spazi ristretti.

Ora sono completamente autonomi nella produzione di aggregati: con la benna vagliatrice separano la parte fine del materiale da quella grossa, con il frantoio a mascelle riducono i pezzi più grandi di granulometriaEt voilà, hardcore pronto per pavimentazionisottofondi riempimenti .

 

Punti chiave

Qualsiasi escavatore, pala, minipala e terna può lavorare con un’attrezzatura MB Crusher per produrre aggregato. Con quali benefici?
Diminuzione dei costi di lavoro, azzeramento dei ritardi di consegna, possibilità di riutilizzare il materiale in stock senza doverlo smaltire in discarica.

Essere indipendenti oggi è un must per le imprese di costruzione che vogliono portare a termine i lavori in tempo.