A tu per tool Ep.3- Intervista alla benna selezionatrice MB Crusher

Mi definiscono “jolly”. E a dire il vero è un soprannome che sento mio. Sì, perché mi adatto a qualsiasi situazione lavorativa. Certo, ho un compito preciso – seleziono – ma come un jolly posso trasformarmi e, se necessario, passare da un materiale all’altro con disinvoltura. Non ho nemmeno bisogno di personale specializzato... Mi conoscono, mi usano e capiscono subito che riduco gli sprechi in cantiere…

Eccoci con la benna selezionatrice MB-HDS della famiglia MB Crusher. Si definisce, anzi la definiscono, un passe-partout, un jolly… Sa che in italiano questa carta viene chiamata anche “la matta”?

 “Si nasce tutti pazzi. Alcuni lo rimangono”, ha scritto qualcuno di importante.

Ci racconti perché è versatile, cosa fa di preciso?

Seleziono, frantumo e rendo subito riutilizzabile tutto ciò che mi capita sotto tiro: materiali di scavo o di demolizione, asfalto, carbone, materiale organico, legno, cortecce, terra, plastica leggera. E passo da uno all’altro con rapidità e semplicità…

Una facile, insomma, con tutto il rispetto…

Un jolly, prego, mi hanno pensata e voluta così. Seleziono materiali per semplificare la loro gestione in cantiere e lo faccio senza star troppo a pensare a cosa ho davanti. Da Brava Veneta, lo faccio e basta. Ci sono voluti anni di test per farmi arrivare a questi livelli.

Quindi si può dire che il suo obiettivo, come quello delle sue cugine Benna Frantoio e Benna Vagliante, è agevolare il lavoro in cantiere?

Si può dire, certo. La gestione del materiale per le imprese comporta costi non indifferenti. Io do una mano a ridurli. Sono scattante, non ho bisogno di soste per la manutenzione. Altro che jolly, sono un vero asso nella manica…

Ci faccia qualche esempio di dove è stata? Le sue cugine sono delle grandi viaggiatrici…

Pure io, eh. Salga a bordo le faccio fare un giro del mondo. Partiamo dall’Italia, in un cantiere industriale dove ho disgregato rifiuti in polvere provenienti da impianti di verniciatura. Ci spostiamo in Repubblica Ceca in un cantiere di restauro, lì ho avuto a che fare con materiale da demolizione per eliminare costi di trasporto e smaltimento. In Polonia ho selezionato terra bagnata per rinforzare gli argini di un fiume. E ancora, in France, mi sono occupata dello sminuzzamento di ramaglie in un lavoro di manutenzione di aree verdi. Le basta?

In realtà ha detto “giro del mondo” ma ha menzionato solo Paesi europei…

Giusto. Bene, è molto attento! Vediamo… Negli Stai Uniti, ho fatto una scorpacciata di sabbia mista a roccia, in un’importante opera di canalizzazione per creare il letto della trincea in cui venivano appoggiate le condotte. Aspetti, ora la stupisco: in Argentina, nei giacimenti di petrolio della Patagonia, mi sono cimentata con terreni contaminati da idrocarburi… Mi sono sentita anche io una paladina dell’ambiente, come si sente spesso Benna Frantoio. Ora è soddisfatto?

Ah dire di sì. Mi hanno detto che è differente da tutti gli altri sistemi presenti sul mercato. Mi spieghi, come fa a gestire rapidamente diversi tipi di materiali?

Come faccio!? Il sistema multifunzione permette l’adattabilità semplificata ai diversi lavori e ai tipi di materiale. Sono l’asso da giocare per chi deve gestire più tipologie di scarti, che alla svelta risultano riutilizzabili e… fonte di guadagno.

E mi dica, in quali contesti lavora?

Da sola posso risolvere le diverse problematiche affrontate ogni giorno da chi si occupa di movimentazione terra, scavi, demolizioni e riciclaggio attività agricole, manutenzione di aree verdi.

Diceva che può passare in scioltezza da un materiale all’altro. Come fa?

Permetto di cambiare i miei alberi di rotazione direttamente in cantiere e in tutta sicurezza: bastano pochi minuti. Il mio sistema - brevettato - tiene fermi i supporti girevoli, con facilità si estraggono e si riposizionano i rotori, la fasatura angolare risulta già allineata. Ah, dimenticavo, il cambio degli alberi può essere effettuato ovunque, il sistema di ingrassaggio è centralizzato e i dispositivi per la manutenzione si trovano nel mio vano porta attrezzi….essere autosufficienti al giorno d’oggi è un enorme vantaggio!!

Per farle l’intervista ho studiato e ho scoperto che l’operazione descritta, prima di lei, era piuttosto complessa…

Eh sì, provi lei a posizionare correttamente gli alberi di rotazione e a sostituire i cuscinetti!

No, no, non so cambiare nemmeno una lampadina. Una bella innovazione, allora! Come si suol dire: complimenti alla mamma!

Complimenti alla mia famiglia, MB Crusher. Non è per tirarmela – mi scusi, per vantarmi – ma grazie a me si può ottenere materiale di alta qualità, riutilizzabile già in cantiere o rivendibile. Faccio risparmiare: zero spese di trasporto, smaltimento, manutenzione.

Perdoni l’indiscrezione, le sue misure?

Non svelo le mie misure, posso dirle però che sono disponibile in undici modelli e, come tutte le mie cugine MB Crusher, per lavorare, “mi aggancio” a escavatori, mini, pale, minipale e terne, da 1,3 a 45 tonnellate. Ma non le sfrutto molto eh, anzi mi prendo cura di loro.

Ah sì, e come?

Proteggo la macchina operatrice grazie al mio sistema automatico idraulico paracolpi che riduce lo shock idraulico. Così il suo motore e i suoi impianti idraulici non si danneggiano. Sono versatile ma anche molto affidabile. È il mio modo di ringraziare le macchine con cui lavoro, mi portano in giro in un sacco di posti, cantieri industriali, grandi condotte, città, aree agricole isolate.

Proprio ovunque!

Sì, sono anche silenziosa e quindi posso operare anche in aree urbane e centri storici. Pensi che – qui un po’ me la voglio tirare – il mio nuovo sistema a quadro robotizzato abbatte del 40% la risonanza della mia cassa nella lavorazione dei materiali. Il 40%! Mica bazzecole!

Concluderei la nostra piacevole chiacchierata con un motto, uno slogan, ne ha uno?

“Gioca con me, sono il tuo jolly”. No, scherzo. Non ho un motto, però credo che non esistano limiti alla salvaguardia dell’ambiente. Con me è davvero possibile frantumare qualsiasi ostacolo e trasformarlo in vantaggio!

Ottimismo e consapevolezza. Grazie signora MB-HDS.

Grazie a lei, e si ricordi di giocare sempre bene le sue carte…

A TU PER TOOL è una serie podcast di SDR Agency di Roberto Tonon. Ideata e scritta da Daniela Stasi. Le voci narranti sono di Tamara Fagnocchi e Andrea Andrea La Greca. La post-produzione e il Sound Design sono di Claudio Tommasi.