Il suolo sul quale viviamo è una risorsa non rinnovabile e va preservata
DA DOVE PROVIENE IL SUOLO USATO NEI DIVERSI CANTIERI IN TUTTO IL MONDO?
- Da sbancamenti, fondazioni, trincee;
- Da opere di perforazione e consolidamento;
- Da opere infrastrutturali quali gallerie;
- Dalla rimozione e livellamento della opere in terra.
Diverse provenienze ma tutti con una cosa in comune: sono risorse limitate e il loro impoverimento e conseguente degrado non sono recuperabili nel corso di una vita, quindi vanno salvaguardate.
E la prima forma di salvaguardia è il riutilizzo del suolo stesso, cosa fondamentale per mantenere inalterata la qualità ambientale.
Lo si può fare usando i macchinari giusti, in modo da:
- limitare l’impatto ambientale;
- velocizzare il processo lavorativo;
- migliorare la redditività.
Lo hanno fatto diverse aziende installando alla loro macchina operatrice una unità MB Crusher. La loro attenzione alla salvaguardia dell’ambiente e un’accurata gestione dei materiali da scavo ha anche consentito loro di moltiplicare le richieste di interventi in diversi progetti.
SABBIA
A Quillagua, una piccola cittadina cilena della provincia di Antofagasta, terra inospitale considerata il punto più arido del mondo, è stata usata una benna vagliante MB-S18 per selezionare la sabbia e impiegarla nuovamente per coprire i cavi dei pannelli fotovoltaici.
Il riutilizzo della sabbia ha permesso di:
- non inquinare il cantiere con materiali provenienti da altre zone;
- risparmiare i soldi di riacquisto nuovo materiale.
ROCCIA
In Croazia, un’impresa che ha in attivo parecchi cantieri, ha risolto il problema della separazione della roccia dal materiale terroso utilizzando una Vagliatrice MB-S18, che si può trasportare insieme all’escavatore e usare in qualsiasi cantiere.
Separando la roccia dalla terra si può:
- Mantenere la qualità e la funzionalità del terreno;
- Recuperare sia la roccia che il terriccio.
Prima di questa soluzione l’impresa portava le terre di scavo in un altro sito con costi gravosi di gestione e trasporto.
TERRA INQUINATA
In Cina è stata usata la benna selezionatrice MB-HDS320 per ottenere un suolo di eccellente qualità, tanto che il reimpiego è stato immediato.
Smuovere la terra inquinata permette di:
- Mescolarla con altri prodotti e neutralizzare l’inquinamento;
- Risparmiare molti soldi di smaltimento.
UNA SPERIMENTAZIONE A MIRAFIORI
La salvaguardia delle terre da scavo è una questione più che mai attuale. A Mirafiori, in Piemonte, è in corso una sperimentazione di rigenerazione urbana nell’ambito del progetto ProGlerg (Productive Green Infrastructure for post-industrial urban regeneration) , finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020. Avviato nel giugno 2018, il progetto si concluderà nel 2023.
L’obiettivo è quello di creare un innovativo terreno rigenerato, valorizzando le terre da scavo bonificate quale valida alternativa alla spesso dannosa importazione di terreno fertile dalle campagna. (fonte rivista Waste). Si tratta di sperimentazioni basate sulla natura, ovvero nature based solutions: oltre agli orti nelle scuole, corridoi verdi, giardini per gli impollinatori, orti comunitari, tetti e pareti verdi, si progettano anche aree di suolo rigenerato.
L’idea che sta alla base è quello dell’economia circolare. Tutto si può riutilizzare. Per preservare l’ambiente, ma anche per risparmiare sui tempi e sui costi.
E chi utilizza le unità MB Crusher in questo ambito lo sa.